Anche quest’anno e il CRAL Dipendenti del Comune di Pescara organizza
una serata conviviale denominata “La Cena della “Merla”.
Giunta alla sua 3^ edizione la
serata si svolgerà venerdì 3 febbraio 2012 presso il ristorante“ CASALE MARINO” sito in Località
Campotino di Congiunti - Collecorvino
(PE)
I primi 50 soci (o familiari) che aderiranno
potranno usufruire gratuitamente del servizio di trasferimento in pullman
granturismo della Ditta
Lorenzo Viaggi di “Genuino“. Per loro il ritrovo è fissato per le 19.15 in
Piazza Italia (davanti al Palazzo di Città).
La cena sarà servita alle ore
20,45. I posti a tavola saranno assegnati in ordine di prenotazione, da effettuarsi
comunque entro e non oltre il 25 Gennaio 2012.
Per le prenotazioni contattare De
Rossi Paola 0854283239, Lucci Mimmo 0854283338, Macciola Giuseppe, Di Battista Pasquale,
Mangifesta Enrico 0854283462, Dante Musa 0854283319; Le prenotazioni si
accettano contestualmente al versamento della quota.
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…dal volantino;
Alcuni detti sui giorni della Merla
Tutti ne parlano, ma quasi nessuno conosce l'origine
dell'espressione "i giorni della merla", utilizzata per definire
questo periodo dell'anno piuttosto freddo. Ma che legame c'è tra la femmina del
merlo, il celebre volatile, e il periodo più freddo dell'anno?
I giorni della merla, tradizionalmente il 29, 30 e 31
gennaio sarebbero i giorni più freddi dell'anno: quelli in cui la temperatura raggiunge i livelli più
bassi di tutto l'inverno.
Se ciò può essere vero da un punto di vista
meteorologico, resta da definire il motivo del legame con la merla, che appare
obiettivamente difficile da verificare fuori dall'ambito del folklore. Ma anche
nella tradizione popolare è difficile giungere ad una definizione all'origine della
singolare credenza. Abbiamo provato a guardare all'interno della tradizione
delle terre lombarde per cercare di capire che cosa ci sia alla base
dell'abbinamento "merla-giorni più freddi", e abbiamo avuto modo di
incontrare questa interpretazione: "Tanto, tanto tempo fa, quando i merli erano
ancora bianchi, il mese di gennaio era tiepido.
Una famiglia di merli, padre, madre e tre
merlottini, viveva senza preoccupazioni su un'immensa quercia di un giardino
che apparteneva a una famiglia della nobiltà. Alla fine di gennaio, che allora
era il mese più corto dell'anno poiché aveva soltanto 28 giorni mentre febbraio
era di 31, il padre merlo partì alla ricerca di cibo per la famigliola. Era una
giornata soleggiata e serena, mamma Merla uscì cantando dal nido e, chissà mai perché,
cominciò a deridere messer Gennaio, dicendogli che come mese invernale non valeva
niente poiché non era tanto freddo. Gennaio, furibondo, decise di vendicarsi:
chiese tre giorni a febbraio, che da quella volta restò con ventotto, e quei
tre giorni li trasformò in una ghiacciaia mandando la temperatura sottozero. La
neve e il gelo colpirono la famigliola dei merli che rischiavano di congelare. Quando
mamma Merla vide uscire del fumo da un camino della villa decise di rifugiarsi
su quel tepore insieme con i figli; ma il fumo nero impregnò talmente le loro
penne che la famigliola diventò nera come la pece.
E accade così anche, per sempre, con i loro
discendenti".
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Nei paesi del lodigiano "I tre giorni della Merla" viene interpretata nel
seguente
modo:
Per scacciare il freddo in questo periodo, i
ragazzi si riunivano cantando.
A un certo punto della festa le ragazze
correvano a barricarsi da qualche parte: per poter entrare nel loro rifugio i
giovani dovevano cantare la cosiddetta Madonà, una serie di strofe in onore
della Merla. Soltanto quando le ragazze erano soddisfatte, lasciavano entrare i
loro compagni. Per questo motivo ancora oggi nel lodigiano "cantare la
Madonà" significa fare una lunga anticamera.
mangiare, mangiare! e quando si pedala?
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