Molto probabilmente quando abbiamo deciso di montare in sella per pedalare, costituire il Gruppo Ciclistico del CRAL Dipendenti del Comune di Pescara, stavamo inconsciamente cercando il modo per stare bene insieme, per stare meglio fisicamente, per mantenerci in forma e divertirci scoprendo allo stesso tempo le bellezze paesaggistiche che ci circondano. L'invito ai soci del CRAL ad unirsi a noi è quotidianamente rinnovato, l'invito a scoprire i vantaggi delle due ruote a pedali è per tutti.
La bicicletta è uno degli strumenti
adatti a mantenere efficiente il proprio corpo, soprattutto quando si entra negli “anta” e allo
stesso tempo permette di godere della
bellezza dei paesaggi che ci circondano. E' questo quello che spinge migliaia di
appassionati a montare in sella e pedalare appena se ne presenta l’occasione.
Il ciclismo si sa, come gli altri sport di durata è uno sport aerobico. Tale
dovrebbe rimanere il tipo di sforzo di chi lo pratica a livello non agonistico.
Non sarà difficile notare cambiamenti se ci si sottopone ad un costante se pur
non intenso allenamento di tipo aerobico . Anche senza forzare il proprio
organismo ai suoi limiti più estremi si noteranno quelle modificazioni dell’organismo
di chi lo pratica e che permetteranno degli adattamenti a livello
cardiovascolare, muscolare e metabolico, tipici degli sport di resistenza. Un
ulteriore vantaggio del ciclismo rispetto alle altre discipline è rappresentata da un ridottissimo rischio
traumatologico per le componenti muscolari e scheletriche, che invece esistono
per chi pratica ad esempio Jogging. In
bicicletta il sovrappeso non diventa un problema traumatico per le caviglie o
le ginocchia ad esempio. In questa sede si è volutamente scelto di non scendere
nei dettagli del ciclismo agonistico che implica il coinvolgimento di metodiche
di allenamento specifiche e che vanno lasciate agli specialisti e agli atleti.
Le uscite di allenamento per chi intende
praticare il cicloturismo vanno eseguite ad una frequenza cardiaca compresa
tra il 65-80% della frequenza cardiaca massima, che in linea di massima è ricavabile
dalla seguente formula: 220 – età. La
frequenza di pedalata sarà piuttosto elevata, tra le 95 e le 105 pedalate al
minuto, va da se che sono banditi i cosiddetti “ rapportoni”. Dopo un paio di mesi di allenamento, diciamo
1500/2000Km non tarderanno ad arrivare i segnali di miglioramento legati
soprattutto ad un miglioramento della vascolarizzazione. Va detto che uno dei pochi svantaggi del ciclismo e delle
attività aerobiche in genere è che non è indicato per chi soffre di vene
varicose. Insomma quello di cui c’è
bisogno è una bicicletta, d’acciaio, alluminio, carbonio, non importa la marca o il peso, ciò che più conta sono le giuste misure del telaio. Non può mancare un
abbigliamento adeguato, costituito tra gli altri capi ed accessori da una
salopette (pantaloncino) con fondello in gel. Per la sicurezza non si può non
utilizzare il casco. Appena possibile sarà utile spendere qualche soldino per
un computer da bici che includa funzioni di cardiofrequenzimetro e contapedalate
oltre al contakilometri. Si potrà tranquillamente dare poca importanza al contacalorie
o addirittura ignorarlo, quelle bruceranno da sole.
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